La fideiussione è una garanzia personale, un istituto con cui un soggetto garantisce, con il proprio patrimonio, l’adempimento di un’obbligazione altrui

Cos’è e a cosa serve la fideiussione? Vediamo insieme le caratteristiche della fideiussione, molto spesso richiesta da banche e finanziarie, ma di cui non tutti conosciamo i dettagli.

Indice

  • 1 Fideiussione: che cos’è?
  • 2 A cosa serve la fideiussione?
  • 3 Natura accessoria della fideiussione
  • 4 Come funziona il contratto di fideiussione?
  • 5 Fideiussione semplice e fideiussione solidale
  • 6 La fideiussione omnibus

Fideiussione: che cos’è?

La fideiussione è un contratto con il quale un soggetto, detto fideiussore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui obbligandosi personalmente verso il creditore [1].  L’obbligo fideiussorio può sorgere dalla legge o dalla volontà privata, ma nella maggior parte dei casi è il risultato di un contratto tra fideiussore e creditore.  Il rapporto di fideiussione intercorre tra il creditore e il fideiussore anche se normalmente esso è preceduto da un’intesa tra debitore e fideiussore, che resta però al di fuori dello schema contrattuale.

A cosa serve la fideiussione?

In sostanza, con il contratto di fideiussione un terzo aggiunge la sua responsabilità a quella del debitore garantendo l‘adempimento dell’obbligazione. In questo modo la posizione del creditore si rafforza perché è come se il suo credito fosse garantito da due debitori anziché da uno. Fideiussore può essere tanto una persona fisica quanto una persona giuridica. Normalmente oggetto della fideiussione è un debito di natura pecuniaria, ma anche l’adempimento di dare cose fungibili o di fare può costituire oggetto della fideiussione.

Natura accessoria della fideiussione

La fideiussione fa nascere una obbligazione accessoria rispetto alla principale e questa caratteristica dell’accessorietà si riflette in modo determinante sulla disciplina del contratto di fideiussione. Infatti, a mente dell’art. 1939 c.c., la fideiussione non è valida se non è valida l’obbligazione principale: pertanto, il venir meno di questa produce l’estinzione anche dell’altra. Unica eccezione in tal senso è rappresentata dalla fideiussione prestata per l’obbligazione assunta da un incapace, la quale rimane valida anche nel caso in cui viene meno l’obbligazione principale. Pertanto, l’obbligazione del fideiussore si configura come obbligazione accessoria, il cui oggetto è identico a quello dell’obbligazione principale.

Come funziona il contratto di fideiussione?

Come detto la fideiussione è una garanzia personale. Dunque, non essendo una garanzia reale (come lo è l’ipoteca per intenderci), non attribuisce diritto di sequela: la garanzia sussiste se e in quanto nel patrimonio del fideiussore si trovino dei beni. Pertanto, se il fideiussore cede i propri beni a un terzo, il creditore non può rivolgersi contro quest’ultimo. Circa la forma, la fideiussione è un contratto a forma libera poiché la legge non richiede per la sua validità né la forma scritta, né l’utilizzazione di formule preordinate, anche se nella prassi il contratto viene normalmente stipulato per iscritto.

Mentre da un lato il codice civile non prevede limiti minimi alla garanzia, dall’altro pone un limite massimo [2]: la fideiussione, infatti, non può eccedere ciò che è dovuto dal debitore, né può essere prestata a condizioni più onerose rispetto all’obbligazione del debitore.

Fideiussione semplice e fideiussione solidale

Il codice civile disciplina due tipi di fideiussione, una solidale ed una semplice o anche detta con beneficio di escussione preventiva [3]. La fideiussione solidale, che è la tipologia più diffusa, prevede che debitore principale e fideiussore siano obbligati in solido, per cui il creditore potrà richiedere l’adempimento indifferentemente sia all’uno che all’altro. Nel caso in cui ad adempiere sia il fideiussore, questi ha diritto ad esperire azioni di regresso verso il debitore benché questi non fosse consapevole della prestata fideiussione. Nella fideiussione semplice, invece, il creditore dovrà sottoporre ad esecuzione i beni del debitore principale prima di potersi rivolgere al fideiussore per il pagamento del debito. Questo beneficio, detto appunto di preventiva escussione, però, deve essere espressamente convenuto dalle parti nel contratto.

La fideiussione omnibus

Da ultimo è il caso di accennare alla cosiddetta fideiussione omnibus. Essa si caratterizza per il fatto che il fideiussore si impegna non a garantire il pagamento di un singolo debito altrui, ma di tutti i debiti presenti e futuri che il debitore ha assunto o assumerà nei confronti del creditore. Generalmente l’istituto della fideiussione omnibus è diffuso in cado di contratti bancari.

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