Dopo le bollette dei furbetti a carico di tutti è in arrivo un’altra tassa nascosta: gli oneri di sistema per il fotovoltaico. Si parla di circa 15 miliardi che dal 2019 cadranno sulle spalle degli utenti
Le bollette della luce non pagate dai furbetti della bolletta, ossia dai morosi, saranno poste a carico degli utenti che, invece, hanno sempre pagato regolarmente. Questo vuol dire che la voragine (di oltre un miliardo di euro) creata dagli evasori energetici verrà in parte colmata da coloro che, oltre ad aver sempre pagato regolarmente quanto di propria spettanza, ora dovranno farsi carico anche di quanto non pagato nel tempo dai furbetti. Un premio al contrario, insomma, poiché invece di punire i furbetti, si penalizzeranno gli onesti. Di tanto abbiamo parlato nell’articolo: Bollette elettriche non pagate: saranno a carico di tutti.
Ma non è finita qui: mentre la polemica sulle bollette dei furbetti a carico di tutticontinua ad indignare, spunta già un’altra tassa occulta sulla bolletta della luce, che ben presto impoverirà ulteriormente le tasche dei consumatori. Dal 2019, infatti, potrebbero ricadere sulle spalle degli utenti non morosi altri pesanti costi e voci di spesa con lo scopo di finanziare gli impianti fotovoltaici realizzati tra il 2005 e il 2013. Stiamo parlando di una cifra macroscopica pari a 15 miliardi di euro per oneri di sistema, che renderanno ancora più costosa la bolletta elettrica di tutti noi (utenti domestici).
Cosa sono gli oneri di sistema?
Quella degli oneri generali di sistema è una voce presente in tutte le bollette elettriche ed è composta da una serie di gabelle introdotte nel corso degli anni da leggi e decreti ministeriali. Gli oneri di sistema non sono altro che delle tasse infilate nelle bollette che ne aumentano il conto finale. Di tutte, però, quella che incide di più è la A3, cioè gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate. Insomma una moltitudine di voci da retribuire che ricalca lo schema delle accise sulla benzina, dove c’è ancora un contributo per la guerra d’Abissinia del 1934. Tanto per fare un esempio concreto: su una bolletta da 183 euro la spesa per l’energia consumata è di 54 euro, quella per gli oneri di sistema è pari a 42 euro. Poi ci sono il trasporto, le tasse, l’Iva. Ma come si fa ad individuare e riconoscere questi costi in bolletta? Basta consultare nelle bollette le voci A2-A5, As, Ae, Uc4, Uc7 e Mct.4.
Bollette della luce: la nuova tassa occulta
Ebbene, molto presto la spesa relativa agli oneri generali di sistema sarà ancora più elevata, atteso che si arricchirà di un’altra voce dal valore di 15 miliardi di euro. Entro il 2019, infatti, le utenze di prime e soprattutto seconde case saranno vessate da una nuova tassa occulta allo scopo di finanziare le imprese fotovoltaiche e gli impianti costruiti tra il 2005 e il 2013.
Secondo gli addetti ai lavori, il nuovo costo in bolletta sarebbe dovuto arrivare già quest’anno, ma stranamente – forse per le imminenti votazioni – è stato rinviato al prossimo anno. A pagare più di tutti l’incentivo sul fotovoltaico, secondo gli esperti, saranno le utenze domestiche con bassi consumi, dato che le altre sono già state vessate nel 2017 e a gennaio 2018. Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
Tassa occulta e tariffe progressive
Come ha spiegato Massimo Bello, presidente di Aiget (Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader): «La riforma tariffaria, partita nel 2017, già da quest’anno finanzia in maniera più consistente gli sgravi alle aziende energivore pesando maggiormente sulla bolletta degli utenti domestici». A rimetterci, quindi, e a dover pagare di più a causa anche degli incentivi fotovoltaici, saranno soprattutto le utenze domestiche a basso consumo. All’inizio del nuovo anno, il Ministero aveva già annunciato un aumento pari al 5,3% dell’energia, il tutto per agevolare le imprese energivore e di conseguenza impattare sulle famiglie o sulle piccole imprese. Dal 2019, inoltre, entreranno in vigore anche le nuove tariffe progressive. Il risultato paradossale, in poche parole, sarà il seguente: inutile cercare di risparmiare su luce ed elettricità: con la “socializzazione” dei debiti (cui corrisponde una privatizzazione dei profitti) le bollette saranno, progressivamente, sempre più care.