Pignoramento prima casa da parte di privati
Debiti tributati e debiti privati: i poteri della banca, della finanziaria e di chi ha un credito di natura privata.
In molti sono a conoscenza del fatto che la prima casa non si può pignorare, ma non tutti conoscono l’ambito di applicazione di tale regola. Che la banca possa pignorare la casa con l’ipoteca, sia essa prima o “seconda”, non è in discussione: è infatti nella natura stessa di tale vincolo accordare un beneficio “in più” al relativo creditore. È altrettanto noto che l’Agente della Riscossione esattoriale – uno per tutti: Agenzia Entrate Riscossione – non possa pignorare la prima casa. Ma non è certo a tutti cosa possa fare un privato qualsiasi, sia esso una società (ad esempio una finanziaria), un ente di gestione (ad esempio il condominio) o una persona fisica (ad esempio il vicino che abbia vinto un processo). Insomma, è possibile il pignoramento prima casa da parte di privati? Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Indice
- 1 Che significa: divieto di pignoramento della prima casa?
- 2 Differenza tra prima casa e abitazione principale
- 3 Quando si applica il divieto di pignoramento della prima casa?
- 4 Prima casa: si può ipotecare?
- 5 Pignoramento prima casa da parte di privati
- 6 Soglia minima per pignoramento immobiliare
- 7 Divieto di pignoramento casa con invalido o bambino
- 8 Divieto pignoramento prima casa col fondo patrimoniale
- 9 Prima casa cointestata
- 10 Quali sono i beni non pignorabili? GUARDA IL VIDEO
Che significa: divieto di pignoramento della prima casa?
Quando si parla di divieto di pignoramento della prima casa si usa un’espressione che può trarre in inganno. La «prima casa» non va intesa in senso cronologico, ossia con riferimento a quella acquistata per prima rispetto alle altre. L’espressione corretta è invece “unica casa”. La legge vuol tutelare chi ha un solo tetto sotto cui vivere e non chi ne ha più di uno. Per cui, chi possiede un secondo immobile, anche per una minima e insignificante quota, può subire il pignoramento tanto del primo quanto del secondo.
In base alla legge [1], il divieto di pignoramento della prima casa va inteso nei confronti piuttosto:
- dell’unico immobile di proprietà;
- adibito a civile abitazione;
- e luogo di residenza del debitore;
- purché non di lusso (ossia accatastato A/8 o A/9).
Quando manca anche una sola di queste condizioni, la “prima casa” è pignorabile.
Facciamo qualche esempio:
- chi è proprietario di una casa e, dopo diversi anni, eredita la quota di un altro immobile, può subire il pignoramento di entrambi gli immobili;
- chi è proprietario di una casa e riceve un terreno in donazione, può subire il pignoramento di entrambi gli immobili;
- chi è comproprietario con la moglie di una abitazione e ha una quota in un altro immobile insieme ai propri fratelli, può subire il pignoramento di tutti gli immobili.
Differenza tra prima casa e abitazione principale
Sulla base di quanto abbiamo appena detto possiamo anche tracciare alcune differenze con istituti affini. In materia di pignoramenti, quando si parla di «prima casa» non ci si riferisce all’abitazione principale che è, invece, quella ove si vive abitualmente e si ha la residenza, rilevante solo ai fini delle esenzioni dal pagamento delle imposte locali sugli immobili (Imu e Tasi). Ad esempio, se hai più di un immobile e non vuoi pagare le tasse su uno dei due è necessario che vi fissi la tua dimora abituale e la residenza; puoi però ugualmente essere proprietario di altri immobili (sui quali però pagherai regolarmente le imposte sulla casa).
Quando si parla di «prima casa impignorabile» non ci si riferisce neanche al concetto di prima casa richiamata dalla legge in tema di agevolazioni fiscali sull’acquisto (il cosiddetto bonus prima casa). La «prima casa» utile al bonus è ben compatibile con la proprietà contemporanea di altri immobili (purché non si tratti di civili abitazioni situate nello stesso Comune ove si trova il nuovo appartamento acquistato).
Quando si applica il divieto di pignoramento della prima casa?
Il divieto di pignoramento della prima casa vale solo per l’Agente della Riscossione esattoriale, a prescindere dal tipo di debito (che, tuttavia, non può che essere collegato a imposte, tributi o sanzioni). Quindi, tanto per fare un esempio, se non hai versato le cartelle di pagamento che Agenzia Entrate Riscossione ti ha notificato e sei proprietario di un unico immobile, nel quale hai la residenza e non è di lusso, non rischierai alcun pignoramento della casa. Se invece ne possiedi un altro, anche per una quota, puoi subire il pignoramento su entrambi, ma solo a tali condizioni:
- il valore degli immobili di tua proprietà, tra loro sommati, deve essere superiore a 120mila euro;
- il debito da te maturato deve essere superiore a 120mila euro;
- deve essere stata iscritta prima un’ipoteca esattoriale e, 30 giorni prima di questa, ti deve essere stato notificato un preavviso di ipoteca;
- dall’iscrizione dell’ipoteca devono essere decorsi almeno 6 mesi.
Prima casa: si può ipotecare?
Il divieto di pignoramento, stabilito esclusivamente per l’Agente della riscossione, non implica anche il divieto di ipoteca. Al contrario l’Esattore può iscrivere ipoteca a condizione però che non avvii il pignoramento. A che serve allora l’ipoteca? Con essa l’Esattore si tutela nell’ipotesi in cui un altro creditore metta all’asta l’immobile: nel qual caso, l’agente per la riscossione potrà partecipare alla procedura di divisione del ricavato.