Pace fiscale, novità in arrivo nella Legge di Bilancio 2020: l’ipotesi della Lega è dare il via ad un nuovo condono, che riguardi questa volta anche le imprese e che punti, tra l’altro, all’emersione del contante. Nuovo braccio di ferro con gli allegati del M5S.
Pace fiscale, si riparte: sono in cantiere diverse novità che, secondo i piani della Lega, potrebbero vedere la luce con la Legge di Bilancio 2020.
Questa volta le principali destinatarie del piano di condono del Governo sarebbero le imprese.
Mentre sembra ormai data per certa l’estensione del saldo e stralcio delle cartelle anche agli imprenditori in difficoltà economica, la pace fiscale torna a far discutere anche in considerazione dell’ipotesi che venga estesa anche al contante.
Si parla della possibilità che, tra le novità, venga ripescata seppur in versione light la dichiarazione integrativa speciale, ovvero la possibilità di far emergere redditi non dichiarati – ad esclusione delle somme detenute all’estero e senza scudo penale – con il versamento di un’imposta fissa.
È questo l’aspetto più controverso della nuova pace fiscale proposta dalla Lega che si scontra con il no secco dell’alleato M5S, il quale si è subito dichiarato contrario a qualsiasi forma di condono fiscale. La pace fiscale, dopo la flat tax, è destinata ad essere il nuovo terreno di scontro all’interno del Governo.
Pace fiscale, si riparte: verso un nuovo condono anche per imprese e contante
Sulla pace fiscale si preannuncia un nuovo braccio di ferro tra Lega e M5S, ma c’è chi nel Governo ha già bene in mente le novità da inserire nella Legge di Bilancio 2020 e nell’ormai consueto decreto fiscale collegato
Quasi certamente si tornerà a parlare di saldo e stralcio delle cartelle, il condono rivolto ai contribuenti in difficoltà economica che ad oggi prevede la possibilità di regolarizzare la propria posizione debitoria versando una percentuale che va dal 16% al 35% dell’importo contestato dal Fisco.
La misura, prevista attualmente esclusivamente per le persone fisiche, potrebbe essere estesa anche alle imprese e sul punto è pressoché unanime il consenso all’interno dell’Esecutivo.
Diversa invece la posizione rispetto alle novità sulla pace fiscale delle quali ha parlato il Sottosegretario al MEF Bitonci, il quale ha annunciato che la Lega sta studiando un corposo pacchetto di novità fiscali che serviranno anche a copertura della Legge di Bilancio 2020.
Pace fiscale, sul condono sarà scontro. Emersione contante ed integrativa speciale nei piani della Lega
La Legge di Bilancio 2020 dovrà essere scritta con un deciso bilanciamento tra entrate ed uscite. Flat tax e taglio del cuneo fiscale, così come la prosecuzione della riforma delle pensioni, sono alcune delle novità attese che chiederanno un maggior impegno in termini di coperture.
Continua a preoccupare la minaccia dell’aumento dell’IVA previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Lega e M5S dichiarano ormai da mesi che le tasse non aumenteranno, ma resta ancora il nodo delle risorse da mettere in campo per evitare che scattino le clausole di salvaguardia.
La pace fiscale, oltre ad essere ritenuta una delle strade da perseguire per costruire un nuovo rapporto Fisco-contribuente, sarebbe utile anche a questo. Dal condono il Governo punta a reperire parte delle risorse necessarie a copertura della Manovra.
Non si parla soltanto di una riedizione di rottamazione, saldo e stralcio o sanatoria delle liti fiscali, ma di novità che puntano a far emergere somme nascoste al Fisco.
Si parla nuovamente di dichiarazione integrativa speciale, ovvero della possibilità di far emergere a condizioni agevolate somme non dichiarate. In prima fila c’è il denaro contante nascosto nelle cassette di sicurezza che, già nelle scorse settimane, era stato individuato come target sul quale puntare per massimizzare le entrate fiscali del 2020.
Se la Lega prosegue dritta nella definizione delle importanti novità sulla pace fiscali, è arrivato immediatamente il no secco del Movimento 5 Stelle, contrario ad ogni ipotesi di condono fiscale.
Già lo scorso anno la Lega era stata costretta ad un importante passo indietro, cancellando la dichiarazione integrativa speciale dal pacchetto della pace fiscale rientrato nel DL Fiscale e nella Manovra. Difficile dire chi la spunterà nel 2020.