Via libera alla fatturazione mensile ed agli indennizzi forfettari per i consumatori
Lo stop per le bollette a 28 giorni è stato finalmente approvato. La Commissione Bilancio del Senato, infatti, ha approvato l’emendamento che mette la parola «fine» alla fatturazione a 28 giorni. A nulla, dunque, è valso il “pressing” posto in essere dalle compagnie telefoniche nei confronti dei Parlamentari negli scorsi giorni. Vane, infatti, sono state tutte le giustificazioni che le aziende telefoniche hanno tentato di addurre nella speranza di salvare la fatturazione a 28 giorni (per saperne di più, leggi: Bollette a 28 giorni: le “giustificazioni” delle aziende telefoniche). Pagare una bolletta telefonica ogni 28 giorni anziché con cadenza mensile potrebbe sembrare quasi indifferente. In realtà, si tratta di un vero e proprio “trucchetto” ideato dalle compagnie telefoniche (tra cui Tim, Wind, Tre, Vodafone e Fastweb) per lucrare sulle tasche degli utenti. Calcolatrice alla mano, infatti, pagare una bolletta telefonica ogni 28 giorni anziché con cadenza mensile, significa pagarne 13 e non 12 in un anno. In buona sostanza, così facendo, gli utenti “regalano” ogni anno alla propria compagnia telefonica il pagamento di una bolletta non dovuta. Tradotto in denaro: il rincaro per il cittadino si aggira intorno all’8,6% in più ogni anno, mentre l’illegittimo guadagno per la compagnia telefonica corrisponde ad una vera e propria tredicesima, che garantisce alle società della telefonia e di Internet un fatturato maggiorato di almeno un miliardo l’anno. La modifica appena approvata comporta, finalmente, il ritorno alla fatturazione su base mensile o comunque multipli di un mese, con un risparmio che per ogni cittadino si aggira (come anticipato) intorno all’8,6% all’anno. Vediamo, di seguito, tutte le novità.
Stop alle bollette a 28 giorni: per chi?
Niente più bollette ogni 28 giorni. Lo stop riguarda le imprese telefoniche, Tv e servizi di comunicazione elettronica. L’obbligo di fatturazione mensile interesserà anche i piani tariffari in modalità prepagata ed i clienti business.
L’obbligo della fatturazione mensile non interesserà, invece, le bollette del gas ed elettriche, in quanto già regolate da una Delibera dell’Autorità dell’energia.
Offerte chiare e trasparenti
Dovranno essere garantite informazioni chiare e trasparenti sulle offerte. Sarà necessario, inoltre, precisare se la fibra arriva anche a domicilio o solo in centrale.
Indennizzo di 50 euro
Confermata, inoltre, anche la previsione di un indennizzo forfettario di 50 euro per i consumatori nel caso in cui sia violato l’obbligo di fatturazione con cadenza mensile (sul punto, leggi anche: Bollette a 28 giorni? Indennizzo di 50 euro). Non solo: l’indennizzo sarò maggiorato di 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittima.
Sanzioni raddoppiate
Per adeguarsi ai nuovi obblighi, gli operatori avranno 120 giorni di tempo. In mancanza le sanzioni saranno salatissime. L’apparato sanzionatorio, infatti, è stato ulteriormente inasprito, mediante la previsione di multe raddoppiate rispetto a quelle originariamente previste, che passano, dunque, da 240mila euro ad un massimo di 5 milioni di euro.