L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato in data odierna il modulo DA 2000/17 per aderire alla nuova definizione agevolata introdotta dal dl fiscale

di Marina Crisafi – E’ online il nuovo modello per aderire alla rottamazione bis delle cartelle, introdotta dal dl fiscale (l. n. 172/2017) appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A comunicarlo è la stessa Agenzia delle Entrate, che ha reso disponibile il modello Da 2000/17, per consentire ai contribuenti di presentare domanda di adesione alla nuova definizione agevolata dei debiti fiscali.

Modulo DA 2000/17

Il modello DA 2000/17, che recepisce le modifiche apportate al decreto 148/2017 in sede di conversione in legge, disponibile anche qui sotto allegato, si può scaricare sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o richiedere agli sportelli dell’Agenzia.

Nuova rottamazione cartelle: chi riguarda e come fare

La nuova legge, si ricorda, estende la rottamazione delle cartelle, oltre ai carichi affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, anche a quelli dal 2000 al 2016 per i quali non è stata presentata precedente domanda.

Grazie all’ampliamento della platea, possono quindi presentare domanda tutti i contribuenti con carichi affidati alla riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 settembre 2017.

Per aderire, occorre presentare, entro il 15 maggio 2018, la propria richiesta di adesione attraverso il servizio ‘Fai DA Te’ compilando, direttamente nell’area libera del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, il modello DA 2000/17. Oppure, in alternativa, scaricarlo, compilarlo e presentarlo agli sportelli dell’Aer. Coloro che hanno una casella Pec, possono inviare la domanda, insieme alla copia del documento di identità, all’indirizzo pec della direzione regionale di riferimento dell’Agenzia delle entrate-Riscossione (l’elenco degli indirizzi pec regionali è allegato al modello DA 2000/17 e pubblicato sul portale web dell’Agenzia).

Rottamazione: cosa succede dopo la domanda

Come previsto dalla legge, l’Agenzia dovrà inviare per posta ordinaria, entro il 31 marzo 2018, una comunicazione al contribuente con l’indicazione di eventuali carichi dell’anno 2017, affidati in riscossione entro il 30 settembre, per i quali non risulti ancora notificata la relativa cartella di pagamento.

A coloro che aderiscono alla definizione agevolata, l’Aer dovrà inviare la comunicazione di accoglimento della domanda con l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di domanda.

Rottamazione cartelle: come pagare

Per i carichi ‘rottamabili’ indicati dal cittadino nel modello di adesione e affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, le Entrate dovranno inviare la ‘Comunicazione delle somme dovute’ entro giugno 2018.

I pagamenti dovranno essere effettuati in un’unica soluzione, entro luglio 2018, o in un massimo di 5 rate con scadenze a luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.

Per i carichi più vecchi, invece, (ossia affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016), l’Agenzia dovrà inviare la ‘Comunicazione delle somme dovute’ entro settembre 2018. In questo caso i pagamenti sono previsti in unica soluzione entro ottobre 2018 o in un massimo di tre rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.

Infine, per cartelle o avvisi indicati dal contribuente nel modello DA 2000/17, interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, l’Agenzia dovrà inviare, entro il 30 giugno 2018, la comunicazione delle eventuali somme da pagare per regolarizzare le rate del 2016. Dopo il pagamento, da effettuare entro il 31 luglio 2018, verrà inviata al contribuente, entro settembre, la ‘Comunicazione delle somme dovute’ per la definizione agevolata dell’importo residuo del debito. Anche in tal caso i pagamenti sono previsti in un’unica soluzione (ad ottobre 2018) o in max tre rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.

Per i contribuenti “respinti”, ossia coloro che hanno visto rigettare la precedente domanda di rottamazione, perché non in regola con i pagamenti delle rate scadute, c’è tempo fino al 15 maggio 2018 per presentare la nuova domanda di definizione agevolata, utilizzando il modello DA 2000/17, e trasmetterla secondo una delle modalità indicate.

Il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute nel 2016 comporta l’improcedibilità dell’istanza presentata ai fini dell’ammissione ai benefici della definizione agevolata.

(06/12/2017 – Marina Crisafi)

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