Aggiornati i massimi delle commissioni bancarie sui prelievi fatti a uno sportello di una banca diversa dalla propria.

Se, nel tuo portafogli, hai un bancomat sono certo che conosci la regola del prelievo: è gratuito se lo fai presso tua banca, è invece a pagamento se lo fai presso altri istituti di credito. In buona sostanza, se vuoi un prelievo senza costi devi per forza rivolgerti agli sportelli atm che recano l’intestazione della stessa banca emittente la carta bancomat. Una garanzia che, però, non sempre può essere realizzata: quando ad esempio il prelievo non è disponibile per «assenza di contanti» o perché l’apparecchio è rotto o ancora hai urgenza di avere tra le mani il cash, devi accontentarti del bancomat più vicino e questo può addebitarti delle commissioni. Ma  quanto costano le commissioni applicate sul prelievo eseguito a una banca che non è la tua? Ogni istituto di credito può applicare delle proprie commissioni ma queste non possono superare un tetto prefissato dalla legge. Questo tetto è stato abbassato da una decreto legislativo approvato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri [1], decreto che ora è legge e garantisce costi più bassi per i prelievi al bancomat. Vediamo dunque a quanto ammonteranno, da oggi, le commissioni interbacarie applicabili ai prelievi. L’obiettivo è aumentare la trasparenza nei pagamenti digitali, ridurne i costi a carico degli operatori (e a cascata anche degli utenti finali) disincentivando l’utilizzo del contante.

Indice

  • 1 Tagliate le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici
  • 2 A quanto ammontano le commissioni interbancarie sul bancomat?
  • 3 Come si pagano le commissioni interbacarie su bancomat?
  • 4 Nessun addebito in più per chi paga con bancomat
  • 5 Micro pagamenti

Tagliate le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici

In verità la norma in commento non taglia solo le commissioni sui prelievi bancomat presso gli sportelli atm, ma tutti i pagamenti elettronici fatti con carta di credito o con carta di debito (appunto il bancomat). Per cui, anche se utilizzi il bancomat non per ritirare i contanti alla “macchinetta”, ma per pagare direttamente il negoziante, su questa operazione le commissioni vengono ridotte.

A quanto ammontano le commissioni interbancarie sul bancomat?

Da oggi in poi il tetto massimo delle commissioni interbancarie tra i gestori dei circuiti di pagamento e gli istituti di credito non potrà superare i seguenti importi:

  • per le carte di debito (bancomat): commissione dello 0,2% dell’importo della transazione (finora la media era lo 0,5%)
  • per le carte di credito: commissione dello 0,3% dell’importo della transazione (finora la media era lo 0,7%).

Di solito la cifra ammonta a 2 euro.

Se però il prelievo viene fatto dall’estero, l’importo della commissione può salire e varia da 3 a 4 euro.

Come si pagano le commissioni interbacarie su bancomat?

Non cambia il metodo di pagamento delle commissioni sui prelievi e sull’utilizzo delle carte di credito e debito per i pagamenti diretti: i costi vengono infatti addebitati direttamente sul conto corrente legato al bancomat. L’addebito può essere visibile in tempo reale, nello stesso momento del prelievo, se si chiede un estratto conto alla propria banca.

Nessun addebito in più per chi paga con bancomat

Il nuovo decreto legislativo cancella anche il cosiddetto surcharge, ossia la possibilità concessa sinora alle aziende di praticare un prezzo più alto a chi paga con bancomat o carta di credito (avviene spesso quando si comprano biglietti aereo online). Ora la legge stabilisce il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento.

Micro pagamenti

Il nuovo decreto prevede la possibilità di effettuare con bancomat e carta di credito anche pagamenti anche per “pochi spiccioli”, per importi cioè più bassi di 5 euro. Si parla, a riguardo, di micro-pagamenti. Le banche vengono obbligate ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore, così da promuovere l’utilizzo delle carte anche per cifre molto basse.

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