All’odiato balzello c’è chi può sottrarsi. Ecco come orientarsi nell’intricato universo delle esenzioni, ovviamente diverse di regione in regione… Il bollo auto è talmente odiato da essere il più delle volte rimosso. Risultato? Torna come cartella aggravata di interessi e sanzioni. Ecco allora che il primo consiglio è quello di segnarsi la scadenza su smartphone, computer, frigo… ovunque!
Il bollo auto è una tassa di proprietà (si paga quindi per il semplice fatto di avere intestato un veicolo). Il bollo si corrisponde una volta l’anno entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento (se l’ultimo giorno di tale mese è festivo, il pagamento può avvenire anche il primo giorno lavorativo successivo).
Indubbiamente il bollo auto è una delle tasse più invise agli italiani. Non dubitiamo che l’abolizione di questa tassa o quantomeno una sua modifica diventerà facilmente un cavallo di battaglia nei programmi elettorali dei politici per le nuove elezioni previste nel marzo prossimo. Intanto si tratta di una tassa che si applica a tutti i veicoli iscritti al Pra, indipendentemente poi da fatto che l’automobile venga utilizzata o meno.
Torniamo a parlare di bollo auto ovvero una tassa di possesso che deve essere obbligatoriamente pagata dai proprietari dei veicoli iscritti al P.r.a. anche se non circolano. Si tratta di una tassa particolarmente odiata ed in tanti negli anni hanno proposto la sua abolizione ma poi costantemente i cittadini italiani sono costretti a versare l’importo dovuto alla regione di appartenenza. Ci sarebbero delle categorie di automobilisti che però sono esentate dal pagamento del bollo auto. Tra queste citiamo sicuramente gli invalidi con ridotte limiti e limitazioni permanenti della capacità motoria, intestatari di un veicolo adattato a livello meccanico alle loro esigenze e la invalidità è stata riconosciuta in modo permanente da una commissione medica pubblica. Per poter usufruire di questa esenzione È importante che l’auto sia intestata allo stesso conducente disabile oppure al soggetto che ha la persona disabile fisicamente a carico.
Tuttavia il reddito del disabile non deve superare i 2840,51 euro ed ancora l’esenzione riguarda soltanto quei veicoli per una cilindrata inferiore a 2.000 cm³ (benzina) e a 2.800 cm³ (diesel). Sono esenti da bollo anche le auto storiche ovvero quelle auto di interesse storico e collezionistico e le moto iscritte in uno dei registri ASI, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e FMI con tanto di certificazione della data di costruzione e comprensiva delle caratteristiche tecniche. Sono altresì esenti dal bollo auto le auto ecologiche ovvero tutti quei veicoli con alimentazione elettrica GPL metano e ibrida. In questi casi più che di estensione si parla di agevolazioni e nello specifico alle prime Ovvero le auto elettriche sono esenti Dal pagamento del bollo per circa 5 anni a partire dalla prima immatricolazione, mentre a partire dal sesto anno pagano soltanto un importo Pari a un quarto del totale.
Per quanto riguarda i veicoli GPL e metano questi invece pagheranno fino al quarto della tassa di possesso prevista per gli stessi media benzina e le auto ibride invece potranno usufruire di alcuni sconti in base a quanto deciso dalla regione di appartenenza. Alcune novità sembrano essere in vista proprio riguardanti il bollo auto e
L’idea sarebbe quella di un bollo auto progressivo ovvero più caro per le macchine maggiormente inquinanti. Si tratta di un’ipotesi già mandata al vaglio lo scorso mese di giugno dalle ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e che adesso si pare si trovi sul tavolo della Commissione Ambiente del Senato. Sostanzialmente si calcolerebbe il costo del bollo in base al tasso di inquinamento del veicolo e non più in base alla potenza del motore e dunque più l’auto inquina, più sarà installata latassa sul bollo. Questa idea è stata anche confermata da Laura Puppato membro della Commissione Ambiente.
Stangata in arrivo per il bollo auto? Le voci si rincorrono e prendono vigore. L’idea è quella di un bollo auto progressivo, più caro per le macchine maggiormente inquinanti. E’ questa l’ipotesi già ventilata a giugno dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e che ora è sul tavolo della Commissione ambiente del Senato.
In pratica si calcolerebbe il costo del bollo in base al tasso di inquinamento del veicolo e non più in base alla potenza del motore. Più l’auto inquina, quindi, più la tassa sul bollo sarà elevata
L’ipotesi è stata confermata da Laura Puppato, membro della commissione Ambiente, che all’AdnKronos dice: “Questa ipotesi rientra in una prima fase di avvio di un tipo di valutazione economica basata non sono sul pil, ma anche sulla sostenibilità e sulla giustizia ambientale”. “Il 2017 è stato il primo anno in cui alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile sono entrati nella manovra finanziaria. La speranza è che questa iniziativa possa essere inserita nella Legge di Bilancio 2018”.
Bollo auto è una tassa automobilistica più odiato dagli italiani che si paga per fortuna volta l’anno, entro e non oltre il mese dopo la scadenza indicata sul tagliandino del pagamento, fortunatamente alcuni casi non si deve pagare alcun balzello. Il bollo come tutti sappiamo, è una tassa automobilistica in cui importo varia da molti fattori. Fortunatamente, in alcuni casi non si deve pagare alcun bollo. Stiamo parlando di quei soggetti disabili che grazie alla legge 104, dal 1932 riesca a non pagare la tassa si rientrano in alcuni requisiti.
Quando pagare il bollo auto 2017 | Quali auto sono esenti dal bollo
Chi rientra in questa legge ed è in possesso di veicoli a benzina con cilindrata non superiore ai 2000 cm3 o veicoli diesel con cilindrata non superiore a 2800 cm3 non saranno tenuti al pagamento del bollo auto.
Per poter richiedere l’esenzione del pagamento del bollo auto è necessario rientrare in una delle seguenti categorie di invalidità:
non vedenti
sordi
con handicap psichico o mentale, titolari di indennità di accompagnamento
con grave limitazione nella deambulazione o pluriamputati
con ridotte o impedite capacità motorie
Quando pagare il bollo auto 2017
Il bollo auto si corrisponde una volta l’anno, entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento.
SCADENZA QUANDO PAGARE
Dicembre 2016 Dal 1 Gennaio 2017 al 31 Gennaio 2017
Gennaio 2017 Dal 1 Febbraio 2017 al 28 Febbraio 2017
Aprile 2017 Dal 1 Maggio 2017 al 31 Maggio 2017
Maggio 2017 Dal 1 Giugno 2017 al 30 Giugno 2017
Luglio 2017 Dal 1 Agosto 2017 al 31 Agosto 2017
Agosto 2017 Dal 1 Settembre 2017 al 2 Ottobre 2017
Settembre 2017 Dal 1 Ottobre 2017 al 31 Ottobre 2017
Dicembre 2017 Dal 1 Gennaio 2018 al 31 Gennaio 2018
Niente bollo per le auto storiche
Solo le auto con almeno 30 anni dall’immatricolazione sono esentate dal pagamento del bollo auto. I proprietari di questi veicoli pagano esclusivamente una tassa provinciale da 51,65 Euro.
Esenzione bollo per auto elettriche o ibride
L’esenzione dal pagamento del bollo auto per i veicoli ecologici dotati di motori elettrici, e quindi ad emissioni zero, o di sistemi ibridi formati da un motore termico ed un motore elettrico accoppiati, varia da regione a regione
Bollo, si paga anche se il mezzo è fermo in garage
Il bollo è una tassa di proprietà che deve essere pagata indipendentemente dall’effettiva circolazione su strada del veicolo.
Non è necessario presentare la ricevuta del bollo
Il controllo sul pagamento è competenza della Regione, non della polizia stradale. Fanno eccezione i ciclomotori fino a 50cc e le Minicar (quadricicli leggeri) e i veicoli di interesse storico e d’epoca, per i quali è dovuta la tassa di circolazione con conseguente verifica da parte degli organi di polizia.
Bollo auto: quando si prescrive?
La prescrizione del bollo auto scatta dopo tre anni: se volutamente o per distrazione, non avete pagato il bollo auto senza che vi sia arrivata alcuna richiesta formale ne l’avviso di accertamento dopo tre anni, il bollo è scaduto o prescritto. Sarà sempre necessario un provvedimento di un giudice che accerta la prescrizione e dichiara l’estinzione del debito tributario oppure l’accoglimento di un’istanza in autotutela.
Esenzione bollo auto e agevolazioni
Vediamo ora le situazioni in cui la legge prevede l’esenzione del bollo auto totale o parziale. In questo caso, vanno considerati tipologia di auto e le caratteristiche del proprietario. L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta alle
- auto per disabili (sia se l’auto è intestata al conducente, che ai familiari);
- auto storiche di età pari o superiore ai 30 anni;
- auto elettriche (per i primi 5 anni, oltre i quali si applicano agevolazioni delle Regioni);
- auto ibride (per un periodo stabilito dalle direttive regionali, poi ci sono agevolazioni);
- auto a metano (esenzione totale a vita in Lombardia e Piemonte, esenzione per 5 anni più agevolazioni, oltre questo termine nelle altre Regioni italiane).
Le agevolazioni bollo auto sono previste, oltre che nei casi già citati, anche per le auto a Gpl, la cui tassa di proprietà è ridotta a ¼ del bollo previsto dal tariffario regionale.
Per approfondire, puoi trovare tutti i dettagli sui benefici fiscali relativi al bollo auto consultando il sito dell’Aci, scegliendo la Regione che ti interessa e cliccando sulla voce “Riduzioni ed esenzioni”.
Rimborso bollo auto da demolire
E cosa c’è da sapere sul bollo auto demolita? In caso di demolizione, puoi richiedere il rimborso del bollo auto, che viene stabilito in dodicesimi calcolando il numero di mesi che decorrono dal momento della demolizione fino a quello di scadenza del versamento.
Esempio: il tuo bollo auto scade il 25 novembre 2017 e tu demolirai l’auto nel mese di giugno? Allora, ti sarà rimborsata la quota non goduta da giugno al 25 novembre 2017.
Come fare calcolo bollo auto per sapere quanto pagare
Prima di mettere mano alla tasca e procedere al pagamento della tassa automobilistica, devi calcolare l’importo del bollo auto, per sapere esattamente quanto pagare.
L’operazione non è così semplice come sembra, ma ti vengono in aiuto il sito dell’Agenzia delle Entrate e quello dell’Aci, dove puoi procedere al calcolo bollo online e ottenere l’importo preciso, inserendo i dati che ti vengono richiesti. Le modalità per conoscere la cifra da versare sono due:
- calcolo del bollo in base alla potenza dell’auto (kw e cavalli)
- calcolo del bollo in base alla targa.
Puoi calcolare l’importo del bollo sul sito dell’Agenzia delle Entrate in base alla potenza dell’auto, ti servono i kw o i cavalli che trovi sulla carta di circolazione. Li inserisci nel menu, scegli la classe ambientale di appartenenza della tua vettura, la Regione di residenza, il tipo di veicolo, se è Gpl o meno e clicchi su “Calcola importo”. A questo punto ottieni la cifra.
Per il calcolo in base alla targa puoi usare indifferentemente il sito dell’Aci o quello dell’Agenzia delle Entrate, sapendo che in quest’ultimo caso puoi effettuare il calcolo immettendo solo la targa o tramite la formula completa.
- Calcolo del bollo in base alla targa del veicolo
- Calcolo del bollo con la formula completa
Come controllare se il bollo è stato pagato
Ti viene il dubbio di non aver pagato il bollo in uno o in più anni precedenti? In effetti, fra le tante tasse che ti sommergono qualcuna ti può sfuggire, ma per verificare subito e provvedere, sempre sul sito dell’Aci trovi la pagina Assistenza Bollo, che ti permette di chiedere delle verifiche sui pagamenti effettuati e su eventuali pendenze. Anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate hai la possibilità di effettuare un controllo, usando la pagina Interrogazione pagamenti effettuati.
Dove e come pagare il bollo auto?
Ora che hai l’importo da versare, non ti resta che scegliere dove procedere al pagamento del bollo auto, fra le tante possibilità offerte sia offline che online. Se non hai problemi a spostarti fisicamente, puoi pagare il bollo auto presso:
- un’agenzia abilitata di pratiche auto;
- una delle delegazioni Aci abilitate al servizio di riscossione;
- un ufficio postale, presentando il bollettino apposito e pagando una commissione di 1,50 euro;
- una banca convenzionata, presso lo sportello ATM con il bancomat;
- un Tabacchi che aderisce al circuito Lottomatica, compilando la scheda A se hai un’auto ad uso promiscuo o la scheda B se, invece, devi pagare il bollo taxi. Puoi pagare il bollo anche nei Tabacchi che hanno stretto convenzioni con banca ITB.
In alternativa, puoi usufruire comodamente del pagamento bollo online, scegliendo fra:
- il sito dell’Aci, usando il servizio BolloNet (dove non paghi commissioni se sei socio o un costo di 1,87 euro se non lo sei);
- Poste Online, con una commissione di 1 euro se sei correntista;
- il servizio di home banking sul sito di una banca convenzionata;
- il sito dell’Agenzia delle Entrate (che ti permette di pagare il bollo auto con F24, ma solo nel caso del superbollo).
Le sanzioni previste per il bollo auto scaduto
Ti è già capitato di dimenticare il pagamento di una bolletta o di sforare i termini per il versamento di una tassa qualsiasi? Se ti sei trovato in queste circostanze, sai bene che incorri in multe o more che fanno aumentare l’importo da corrispondere.
Anche per il bollo auto scaduto e per il pagamento del bollo auto in ritardo rischi delle sanzioni, ecco perché ti conviene fare una verifica scadenza della tassa di proprietà del veicolo e restare nei termini consentiti dalla legge per regolarizzare la tua posizione.
Dove puoi verificare? Sempre sul sito dell’Aci, nella stessa pagina relativa al calcolo del bollo online, otterrai, oltre all’importo da versare, anche la scadenza per il pagamento.
Cosa succede se guidi con bollo scaduto
Stai circolando con la tassa non pagata: quali sono le sanzioni per bollo auto scaduto? Se paghi in ritardo il bollo della tua vettura, puoi avvalerti del ravvedimento operoso per metterti in regola con il fisco e pagare sanzioni ridotte.
Considera che, con il bollo scaduto, ti verranno notificati sia la sanzione che gli interessi di mora in base al numero dei giorni di ritardato pagamento:
- se provvedi a pagare entro 30 giorni dalla scadenza del bollo, hai una sanzione del 2,5% della tassa più gli interessi di mora calcolati giornalmente a un tasso del 3%;
- se paghi dopo 30 giorni ma entro 12 mesi dalla scadenza del bollo, sanzione del 3% della tassa più interessi al 3%;
- se paghi dopo 12 mesi dalla scadenza del bollo, ti toccano una sanzione del 30% della tassa più interessi del 2,5% su base semestrale.
Fai molta attenzione al caso in cui viene accertato che non paghi il bollo auto da 3 anni consecutivi! Per il bollo auto mai pagato o non pagato per tutto questo tempo, c’è il ritiro della targa e della carta di circolazione
Poi c’è la cancellazione del veicolo dai registri del PRA. Per iscriverlo di nuovo, dovrai pagare tutti i bolli e le sanzioni previste, oltre ad avviare le pratiche burocratiche necessarie.
Posso pagare il bollo auto a rate?
Molti si chiedono se l’Agenzia delle Entrate permette il pagamento del bollo auto a rate, ma purtroppo non è possibile e va saldato in un’unica soluzione.
Il pagamento a rate del bollo è previsto solo se ricevi la cartella di pagamento perché hai evaso e solo se l’importo della cartella supera i 120 euro. In questo caso, puoi richiedere una dilazione di pagamento che va dalle 5 alle 30 rate.
Bollo auto: hai ancora dubbi?
Bollo auto: pagamenti e scadenze
Il bollo auto è un’ imposta di possesso (altra cosa è la tassa di circolazione, che si applica solo ai veicoli cosiddetti “storici”, cioè di almeno 30 anni e con specifici requisiti), cioè una imposta patrimoniale (probabilmente incostituzionale), perché non riferita al valore del “patrimonio”, ma solo a caratteristiche tecniche. Il “bollo” auto infatti si calcola in base alla potenza della vettura (espressa in kilowatt) e al suo impatto sull’ambiente (Euro 0, Euro 1, Euro 2 e cosi via). Entrambi i dati, cioè potenza e livello di emissioni, sono indicati sulla carta di circolazione. L’imposta è dovuta per 12 mesi, o fino alla prima scadenza utile solo per le auto di prima immatricolazione; non sono più ammessi pagamenti per trimestri. L’imposta è a carico di chi risulta intestatario al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) de veicolo; l’onere della registrazione al PRA incombe sul proprietario del veicolo e deve avvenire entro 60 gg dall’immatricolazione o dall’autenticazione della firma del venditore in caso di veicoli usati. Occhio alla scadenza In linea generale, questa imposta va versata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del precedente pagamento. Dato che ogni Regione può variare la scadenza del bollo, è meglio fare una verifica prima di versare, perché in caso di ritardi bisogna pagare interessi e sanzioni, mentre in caso di anticipo non è facile farsi rimborsare. L’imposta è di competenza Regionale, che incassa l’intero importo, secondo i criteri fissati da una legge Nazionale. Il PRA, gestito dall’ACI non è l’esattore, ma solo l’archivio degli avvenuti pagamenti, e le Delegazioni ACI sono appunto sportelli di cassa. Su internet ci sono parecchie alternative per il calcolo del bollo in base alla targa che possono indicare, caso di pagamento oltre il termine di scadenza, anche l’importo di sanzioni e interessi da versare. Sul sito www.aci.it, è possibile calcolare il bollo partendo dalla targa del veicolo, calcolare l’importo dovuto, a seconda della regione di residenza del proprietario, verificarne la scadenza e pagarlo on line con un supplemento per il servizio BOLLONET. pari all’1,2% dell’imposta che si somma a € 1,87 di commissione fissa. Per un’imposta di € 200, il servizio costa quindi € 4,27, cioè il 2,13% dell’imposta,da confrontare con i costi e i disagi delle altre forme di pagamento ammesse. Il servizio è gratuito per i soci Aci.Pagare il bollo auto Il bollo auto può essere pagato in tabaccheria, nelle delegazioni Aci, i molte agenzie di pratiche auto e in alcune banche (anche tramite sportello bancomat oppure ricorrendo all’internet banking). In Posta, nella maggior parte dei casi, si deve compilare un bollettino in cui va indicato il numero di conto corrente postale della Regione. Nelle regioni convenzionate con l’Aci, negli uffici postali si può trovare il bollettino di pagamento già pre intestato: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria (più le province di Bolzano e Trento). A parte alcune banche, tutte le modalità di pagamento comportano il pagamento di una commissione: tabaccherie, uffici Aci e agenzie di pratiche auto chiedono una cifra fissa di 1,87 euro. I siti delle singole Regioni, se offrono questo tipo di servizio, applicano tariffe diverse tra loro, spesso in percentuale sull’importo da versare.