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BOLLO AUTO 2018: AGEVOLAZIONI E ESENZIONE FISCALE NON PER TUTTI

All’odiato balzello c’è chi può sottrarsi. Ecco come orientarsi nell’intricato universo delle esenzioni, ovviamente diverse di regione in regione… Il bollo auto è talmente odiato da essere il più delle volte rimosso. Risultato? Torna come cartella aggravata di interessi e sanzioni. Ecco allora che il primo consiglio è quello di segnarsi la scadenza su smartphone, computer, frigo… ovunque!

Il bollo auto è una tassa di proprietà (si paga quindi per il semplice fatto di avere intestato un veicolo). Il bollo si corrisponde una volta l’anno entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento (se l’ultimo giorno di tale mese è festivo, il pagamento può avvenire anche il primo giorno lavorativo successivo).

Indubbiamente il bollo auto è una delle tasse più invise agli italiani. Non dubitiamo che l’abolizione di questa tassa o quantomeno una sua modifica diventerà facilmente un cavallo di battaglia nei programmi elettorali dei politici per le nuove elezioni previste nel marzo prossimo. Intanto si tratta di una tassa che si applica a tutti i veicoli iscritti al Pra, indipendentemente poi da fatto che l’automobile venga utilizzata o meno.

Torniamo a parlare di bollo auto ovvero una tassa di possesso che deve essere obbligatoriamente pagata dai proprietari dei veicoli iscritti al P.r.a. anche se non circolano. Si tratta di una tassa particolarmente odiata ed in tanti negli anni hanno proposto la sua abolizione ma poi costantemente i cittadini italiani sono costretti a versare l’importo dovuto alla regione di appartenenza. Ci sarebbero delle categorie di automobilisti che però  sono esentate dal pagamento del bollo auto. Tra queste citiamo sicuramente gli invalidi con ridotte limiti e limitazioni permanenti della capacità motoria, intestatari di un veicolo adattato a livello meccanico alle loro esigenze e la invalidità è stata riconosciuta in modo permanente da una commissione medica pubblica. Per poter usufruire di questa esenzione È importante che l’auto sia intestata allo stesso conducente disabile oppure al soggetto che ha la persona disabile fisicamente a carico.

Tuttavia il reddito del disabile non deve superare i 2840,51 euro ed ancora l’esenzione riguarda soltanto quei veicoli per una cilindrata inferiore a 2.000 cm³ (benzina) e a 2.800 cm³ (diesel). Sono esenti da bollo anche le auto storiche ovvero quelle auto di interesse storico e collezionistico e le moto iscritte in uno dei registri ASI, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e FMI con tanto di certificazione della data di costruzione e comprensiva delle caratteristiche tecniche. Sono altresì esenti dal bollo auto le auto ecologiche ovvero tutti quei veicoli con alimentazione elettrica GPL metano e ibrida. In questi casi più che di estensione si parla di agevolazioni e nello specifico alle prime Ovvero le auto elettriche sono esenti Dal pagamento del bollo per circa 5 anni a partire dalla prima immatricolazione, mentre a partire dal sesto anno pagano soltanto un importo Pari a un quarto del totale.

Per quanto riguarda i veicoli GPL e metano questi invece pagheranno fino al quarto della tassa di possesso prevista per gli stessi media benzina e le auto ibride invece potranno usufruire di alcuni sconti in base a quanto deciso dalla regione di appartenenza. Alcune novità sembrano essere in vista proprio riguardanti il bollo auto e

L’idea sarebbe quella di un bollo auto progressivo ovvero più caro per le macchine maggiormente inquinanti. Si tratta di un’ipotesi già mandata al vaglio lo scorso mese di giugno dalle ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e che adesso si pare si trovi sul tavolo della Commissione Ambiente del Senato. Sostanzialmente si calcolerebbe il costo del bollo in base al tasso di inquinamento del veicolo e non più in base alla potenza del motore e dunque più l’auto inquina, più sarà installata latassa sul bollo. Questa idea è stata anche confermata da Laura Puppato membro della Commissione Ambiente.

Stangata in arrivo per il bollo auto? Le voci si rincorrono e prendono vigore. L’idea è quella di un bollo auto progressivo, più caro per le macchine maggiormente inquinanti. E’ questa l’ipotesi già ventilata a giugno dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e che ora è sul tavolo della Commissione ambiente del Senato.

In pratica si calcolerebbe il costo del bollo in base al tasso di inquinamento del veicolo e non più in base alla potenza del motore. Più l’auto inquina, quindi, più la tassa sul bollo sarà elevata

L’ipotesi è stata confermata da Laura Puppato, membro della commissione Ambiente, che all’AdnKronos dice: “Questa ipotesi rientra in una prima fase di avvio di un tipo di valutazione economica basata non sono sul pil, ma anche sulla sostenibilità e sulla giustizia ambientale”. “Il 2017 è stato il primo anno in cui alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile sono entrati nella manovra finanziaria. La speranza è che questa iniziativa possa essere inserita nella Legge di Bilancio 2018”.

Bollo auto è una tassa automobilistica più odiato dagli italiani che si paga per fortuna volta l’anno, entro e non oltre il mese dopo la scadenza indicata sul tagliandino del pagamento, fortunatamente alcuni casi non si deve pagare alcun balzello. Il bollo come tutti sappiamo, è una tassa automobilistica in cui importo varia da molti fattori. Fortunatamente, in alcuni casi non si deve pagare alcun bollo. Stiamo parlando di quei soggetti disabili che grazie alla legge 104, dal 1932 riesca a non pagare la tassa si rientrano in alcuni requisiti.

Quando pagare il bollo auto 2017 | Quali auto sono esenti dal bollo

Chi rientra in questa legge ed è in possesso di veicoli a benzina con cilindrata non superiore ai 2000 cm3 o veicoli diesel con cilindrata non superiore a 2800 cm3 non saranno tenuti al pagamento del bollo auto.

Per poter richiedere l’esenzione del pagamento del bollo auto è necessario rientrare in una delle seguenti categorie di invalidità:

non vedenti
sordi
con handicap psichico o mentale, titolari di indennità di accompagnamento
con grave limitazione nella deambulazione o pluriamputati
con ridotte o impedite capacità motorie
Quando pagare il bollo auto 2017

Il bollo auto si corrisponde una volta l’anno, entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento.

SCADENZA QUANDO PAGARE
Dicembre 2016 Dal 1 Gennaio 2017 al 31 Gennaio 2017
Gennaio 2017 Dal 1 Febbraio 2017 al 28 Febbraio 2017
Aprile 2017 Dal 1 Maggio 2017 al 31 Maggio 2017
Maggio 2017 Dal 1 Giugno 2017 al 30 Giugno 2017
Luglio 2017 Dal 1 Agosto 2017 al 31 Agosto 2017
Agosto 2017 Dal 1 Settembre 2017 al 2 Ottobre 2017
Settembre 2017 Dal 1 Ottobre 2017 al 31 Ottobre 2017
Dicembre 2017 Dal 1 Gennaio 2018 al 31 Gennaio 2018
Niente bollo per le auto storiche

Solo le auto con almeno 30 anni dall’immatricolazione sono esentate dal pagamento del bollo auto. I proprietari di questi veicoli pagano esclusivamente una tassa provinciale da 51,65 Euro.

Esenzione bollo per auto elettriche o ibride

L’esenzione dal pagamento del bollo auto per i veicoli ecologici dotati di motori elettrici, e quindi ad emissioni zero, o di sistemi ibridi formati da un motore termico ed un motore elettrico accoppiati, varia da regione a regione

Bollo, si paga anche se il mezzo è fermo in garage

Il bollo è una tassa di proprietà che deve essere pagata indipendentemente dall’effettiva circolazione su strada del veicolo.

Non è necessario presentare la ricevuta del bollo

Il controllo sul pagamento è competenza della Regione, non della polizia stradale. Fanno eccezione i ciclomotori fino a 50cc e le Minicar (quadricicli leggeri) e i veicoli di interesse storico e d’epoca, per i quali è dovuta la tassa di circolazione con conseguente verifica da parte degli organi di polizia.

Bollo auto: quando si prescrive?

La prescrizione del bollo auto scatta dopo tre anni: se volutamente o per distrazione, non avete pagato il bollo auto senza che vi sia arrivata alcuna richiesta formale ne l’avviso di accertamento dopo tre anni, il bollo è scaduto o prescritto. Sarà sempre necessario un provvedimento di un giudice che accerta la prescrizione e dichiara l’estinzione del debito tributario oppure l’accoglimento di un’istanza in autotutela.

Esenzione bollo auto e agevolazioni

Vediamo ora le situazioni in cui la legge prevede l’esenzione del bollo auto totale o parziale. In questo caso, vanno considerati tipologia di auto e le caratteristiche del proprietario. L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta alle

  • auto per disabili (sia se l’auto è intestata al conducente, che ai familiari);
  • auto storiche di età pari o superiore ai 30 anni;
  • auto elettriche (per i primi 5 anni, oltre i quali si applicano agevolazioni delle Regioni);
  • auto ibride (per un periodo stabilito dalle direttive regionali, poi ci sono agevolazioni);
  • auto a metano (esenzione totale a vita in Lombardia e Piemonte, esenzione per 5 anni più agevolazioni, oltre questo termine nelle altre Regioni italiane).

Le agevolazioni bollo auto sono previste, oltre che nei casi già citati, anche per le auto a Gpl, la cui tassa di proprietà è ridotta a ¼ del bollo previsto dal tariffario regionale.

Per approfondire, puoi trovare tutti i dettagli sui benefici fiscali relativi al bollo auto consultando il sito dell’Aci, scegliendo la Regione che ti interessa e cliccando sulla voce “Riduzioni ed esenzioni”.

Rimborso bollo auto da demolire

E cosa c’è da sapere sul bollo auto demolita? In caso di demolizione, puoi richiedere il rimborso del bollo auto, che viene stabilito in dodicesimi calcolando il numero di mesi che decorrono dal momento della demolizione fino a quello di scadenza del versamento.

Esempio: il tuo bollo auto scade il 25 novembre 2017 e tu demolirai l’auto nel mese di giugno? Allora, ti sarà rimborsata la quota non goduta da giugno al 25 novembre 2017.

Come fare calcolo bollo auto per sapere quanto pagare

Prima di mettere mano alla tasca e procedere al pagamento della tassa automobilistica, devi calcolare l’importo del bollo auto, per sapere esattamente quanto pagare.

L’operazione non è così semplice come sembra, ma ti vengono in aiuto il sito dell’Agenzia delle Entrate e quello dell’Aci, dove puoi procedere al calcolo bollo online e ottenere l’importo preciso, inserendo i dati che ti vengono richiesti. Le modalità per conoscere la cifra da versare sono due:

  • calcolo del bollo in base alla potenza dell’auto (kw e cavalli)
  • calcolo del bollo in base alla targa.

Puoi calcolare l’importo del bollo sul sito dell’Agenzia delle Entrate in base alla potenza dell’auto, ti servono i kw o i cavalli che trovi sulla carta di circolazione. Li inserisci nel menu, scegli la classe ambientale di appartenenza della tua vettura, la Regione di residenza, il tipo di veicolo, se è Gpl o meno e clicchi su “Calcola importo”. A questo punto ottieni la cifra.

Per il calcolo in base alla targa puoi usare indifferentemente il sito dell’Aci o quello dell’Agenzia delle Entrate, sapendo che in quest’ultimo caso puoi effettuare il calcolo immettendo solo la targa o tramite la formula completa.

  • Calcolo del bollo in base alla targa del veicolo
  • Calcolo del bollo con la formula completa

Come controllare se il bollo è stato pagato

Ti viene il dubbio di non aver pagato il bollo in uno o in più anni precedenti? In effetti, fra le tante tasse che ti sommergono qualcuna ti può sfuggire, ma per verificare subito e provvedere, sempre sul sito dell’Aci trovi la pagina Assistenza Bollo, che ti permette di chiedere delle verifiche sui pagamenti effettuati e su eventuali pendenze. Anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate hai la possibilità di effettuare un controllo, usando la pagina Interrogazione pagamenti effettuati.

Dove e come pagare il bollo auto?

Ora che hai l’importo da versare, non ti resta che scegliere dove procedere al pagamento del bollo auto, fra le tante possibilità offerte sia offline che online. Se non hai problemi a spostarti fisicamente, puoi pagare il bollo auto presso:

  • un’agenzia abilitata di pratiche auto;
  • una delle delegazioni Aci abilitate al servizio di riscossione;
  • un ufficio postale, presentando il bollettino apposito e pagando una commissione di 1,50 euro;
  • una banca convenzionata, presso lo sportello ATM con il bancomat;
  • un Tabacchi che aderisce al circuito Lottomatica, compilando la scheda A se hai un’auto ad uso promiscuo o la scheda B se, invece, devi pagare il bollo taxi. Puoi pagare il bollo anche nei Tabacchi che hanno stretto convenzioni con banca ITB.

In alternativa, puoi usufruire comodamente del pagamento bollo online, scegliendo fra:

  • il sito dell’Aci, usando il servizio BolloNet (dove non paghi commissioni se sei socio o un costo di 1,87 euro se non lo sei);
  • Poste Online, con una commissione di 1 euro se sei correntista;
  • il servizio di home banking sul sito di una banca convenzionata;
  • il sito dell’Agenzia delle Entrate (che ti permette di pagare il bollo auto con F24, ma solo nel caso del superbollo).

Le sanzioni previste per il bollo auto scaduto

Ti è già capitato di dimenticare il pagamento di una bolletta o di sforare i termini per il versamento di una tassa qualsiasi? Se ti sei trovato in queste circostanze, sai bene che incorri in multe o more che fanno aumentare l’importo da corrispondere.

Anche per il bollo auto scaduto e per il pagamento del bollo auto in ritardo rischi delle sanzioni, ecco perché ti conviene fare una verifica scadenza della tassa di proprietà del veicolo e restare nei termini consentiti dalla legge per regolarizzare la tua posizione.

Dove puoi verificare? Sempre sul sito dell’Aci, nella stessa pagina relativa al calcolo del bollo online, otterrai, oltre all’importo da versare, anche la scadenza per il pagamento.

Cosa succede se guidi con bollo scaduto

Stai circolando con la tassa non pagata: quali sono le sanzioni per bollo auto scaduto? Se paghi in ritardo il bollo della tua vettura, puoi avvalerti del ravvedimento operoso per metterti in regola con il fisco e pagare sanzioni ridotte.

Considera che, con il bollo scaduto, ti verranno notificati sia la sanzione che gli interessi di mora in base al numero dei giorni di ritardato pagamento:

  • se provvedi a pagare entro 30 giorni dalla scadenza del bollo, hai una sanzione del 2,5% della tassa più gli interessi di mora calcolati giornalmente a un tasso del 3%;
  • se paghi dopo 30 giorni ma entro 12 mesi dalla scadenza del bollo, sanzione del 3% della tassa più interessi al 3%;
  • se paghi dopo 12 mesi dalla scadenza del bollo, ti toccano una sanzione del 30% della tassa più interessi del 2,5% su base semestrale.

Fai molta attenzione al caso in cui viene accertato che non paghi il bollo auto da 3 anni consecutivi! Per il bollo auto mai pagato o non pagato per tutto questo tempo, c’è il ritiro della targa e della carta di circolazione

Poi c’è la cancellazione del veicolo dai registri del PRA. Per iscriverlo di nuovo, dovrai pagare tutti i bolli e le sanzioni previste, oltre ad avviare le pratiche burocratiche necessarie.

Posso pagare il bollo auto a rate?

Molti si chiedono se l’Agenzia delle Entrate permette il pagamento del bollo auto a rate, ma purtroppo non è possibile e va saldato in un’unica soluzione.

Il pagamento a rate del bollo è previsto solo se ricevi la cartella di pagamento perché hai evaso e solo se l’importo della cartella supera i 120 euro. In questo caso, puoi richiedere una dilazione di pagamento che va dalle 5 alle 30 rate.

Bollo auto: hai ancora dubbi?

Bollo auto: pagamenti e scadenze

Il bollo auto è un’ imposta di possesso (altra cosa è la tassa di circolazione, che si applica solo ai veicoli cosiddetti “storici”, cioè di almeno 30 anni e con specifici requisiti), cioè una imposta patrimoniale (probabilmente incostituzionale), perché non riferita al valore del “patrimonio”, ma solo a caratteristiche tecniche. Il “bollo” auto infatti si calcola in base alla potenza della vettura (espressa in kilowatt) e al suo impatto sull’ambiente (Euro 0, Euro 1, Euro 2 e cosi via). Entrambi i dati, cioè potenza e livello di emissioni, sono indicati sulla carta di circolazione. L’imposta è dovuta per 12 mesi, o fino alla prima scadenza utile solo per le auto di prima immatricolazione; non sono più ammessi pagamenti per trimestri. L’imposta è a carico di chi risulta intestatario al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) de veicolo; l’onere della registrazione al PRA incombe sul proprietario del veicolo e deve avvenire entro 60 gg dall’immatricolazione o dall’autenticazione della firma del venditore in caso di veicoli usati. Occhio alla scadenza In linea generale, questa imposta va versata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del precedente pagamento. Dato che ogni Regione può variare la scadenza del bollo, è meglio fare una verifica prima di versare, perché in caso di ritardi bisogna pagare interessi e sanzioni, mentre in caso di anticipo non è facile farsi rimborsare. L’imposta è di competenza Regionale, che incassa l’intero importo, secondo i criteri fissati da una legge Nazionale. Il PRA, gestito dall’ACI non è l’esattore, ma solo l’archivio degli avvenuti pagamenti, e le Delegazioni ACI sono appunto sportelli di cassa. Su internet ci sono parecchie alternative per il calcolo del bollo in base alla targa che possono indicare, caso di pagamento oltre il termine di scadenza, anche l’importo di sanzioni e interessi da versare. Sul sito www.aci.it, è possibile calcolare il bollo partendo dalla targa del veicolo, calcolare l’importo dovuto, a seconda della regione di residenza del proprietario, verificarne la scadenza e pagarlo on line con un supplemento per il servizio BOLLONET. pari all’1,2% dell’imposta che si somma a € 1,87 di commissione fissa. Per un’imposta di € 200, il servizio costa quindi € 4,27, cioè il 2,13% dell’imposta,da confrontare con i costi e i disagi delle altre forme di pagamento ammesse. Il servizio è gratuito per i soci Aci.Pagare il bollo auto Il bollo auto può essere pagato in tabaccheria, nelle delegazioni Aci, i molte agenzie di pratiche auto e in alcune banche (anche tramite sportello bancomat oppure ricorrendo all’internet banking). In Posta, nella maggior parte dei casi, si deve compilare un bollettino in cui va indicato il numero di conto corrente postale della Regione. Nelle regioni convenzionate con l’Aci, negli uffici postali si può trovare il bollettino di pagamento già pre intestato: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria (più le province di Bolzano e Trento). A parte alcune banche, tutte le modalità di pagamento comportano il pagamento di una commissione: tabaccherie, uffici Aci e agenzie di pratiche auto chiedono una cifra fissa di 1,87 euro. I siti delle singole Regioni, se offrono questo tipo di servizio, applicano tariffe diverse tra loro, spesso in percentuale sull’importo da versare.

Le novità sul bollo auto, dopo che l’odiata tassa è passata al vaglio dalla Manovrina, cominciano ad intensificarsi. Cerchiamo di fare chiarezza con una scheda riassuntiva all’interno della quale saranno elencate tutte le ultime novità sulla tassa di possesso. L’unica questione che sta passando in secondo piano è che il bollo auto per diversi anni e trasversalmente, è stato evocato come balzello da eliminare.
 Il bollo auto non si può eliminare – A una certa e notevole mancanza di entrate nelle casse regionali si contrapporrebbe la certa moltiplicazione del peso fiscale a danno dei cittadini. Ci sono 43,5 milioni di auto circolanti. Se è vero, come è vero, che la tassa di possesso del veicolo sarebbe stata (come previsto nelle proposte) trasferita alla benzina con un aggravio di accese, è altrettanto vero che l’introito traslerebbe nelle casse dello Stato e non più delle Regioni. Il Bollo Auto, nel 2015, ha assicurato alle casse delle Regioni oltre 6 miliardi di euro. Esso incide per l’11,7% del totale delle entrate delle imposte e tributi propri delle Regioni (IRPEF Regionale, IRAP, ARISGAM, ecc.), che equivalgono a 51,4 miliardi di euro. Nello specifico le tasse automobilistiche hanno assicurato lo scorso anno in Lombardia 849 milioni di euro (il 9% del totale del gettito dei tributi propri); nel Lazio 775 milioni di euro (il 9,4% del totale dei tributi propri); nel Veneto 595 milioni di euro (il 14% del totale del gettito dei tributi propri); in Emilia Romagna 550 milioni di euro (il 14,7% del totale dei tributi propri); in Piemonte 543 milioni di euro (il 10,8% del totale dei tributi propri); in Campania circa 398 milioni di euro (il 13,4 del totale dei tributi propri). Considerando il parco veicoli circolante in Italia, si sono pagati 147 euro in media l’anno per ogni veicolo circolante (autovetture, motocicli, ecc.).
Senza bollo l’auto si ferma – cassata la possibilità che la tassa sia eliminata, la norma che ha ricevuto il via libera dalla Commissione (e che deve ora passare in quella di bilancio), al fine di contrastare l’evasione sul bollo auto, prevede infatti che gli uffici del dipartimento dei trasporti, così come i centri di revisione controllino che i proprietari dei veicoli abbiano sempre pagato la tassa di proprietà e di circolazione del mezzo e che lo stesso non sia sottoposto a fermo amministrativo.
Se le verifiche danno esito negativo, praticamente il mezzo non potrà più circolare finchè non sarà pagato il bollo.
Inoltre, una proposta presentata dal Pd come emendamento alla Legge di Bilancio, allo scopo di contrastare ulteriormente l’evasione della tassa di proprietà, già approvata dalla commissione Finanze alla Camera, prevede che chi è autorizzato per legge ad effettuate la revisione dei veicoli debba accertarsi anche dell’avvenuto pagamento del bollo auto e che sugli stessi veicoli non gravi il fermo amministrativo.
Solo dopo aver appurato che il proprietario sia in regola con il pagamento della tassa di circolazione e con quella di proprietà, infatti, si potrà procedere alla revisione, in caso contrario il proprietario è tenuto prima a regolarizzare le proprie posizioni debitorie e poi potere ottenere la revisione del veicolo.
Invero è utile ricordare che il bollo auto non è dovuto se caduto in prescrizione – In sostanza, se dopo il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo, il contribuente non riceve  un sollecito di pagamento o una cartella da parte di Equitalia, Agenzia delle Entrate o altro ente preposto alla riscossione, il tributo non sarà più dovuto.
Lo stabilisce l’art. 1, comma 163, della legge 296/06, il quale afferma che il titolo esecutivo (la cartella di pagamento) deve essere notificato a pena di decadenza entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo. Si tratta di una posizione avvalorata dalla giurisprudenza, come dimostra la recente sentenza della CTR di Catanzaro del 3 febbraio 2016 che avalla un orientamento sempre più favorevole al termine triennale in luogo di quello decennale sostenuto da diversi precedenti, anche di Cassazione (sent. n. 701/2014,  S.U. sent. n. 5791/2008), in considerazione della presunta natura erariale del credito.
Inoltre, il bollo rincara – Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha chiarito che il bollo auto, diventa anche una tassa legata a quanto ogni vettura inquina. L’impostazione della nuova formulazione pare essere allo stato dell’arte irrevocabile: “Nell’ambito della strategia energetica nazionale il bollo auto sarà rimodulato in rapporto a un rinnovamento del parco vetture che, al momento, vede una quota alta, al 44%, di veicoli inquinanti euro 3”.
Mettersi in regola o Radiazione dal Pra del veicolo –  Alla luce di tutte queste novità, si rende necessario regolarizzare le posizioni debitorie se si vuole continuare a usare l’autoveicolo. Ci sono tre anni di tempo per saldare il bollo non pagato a fare data dalla scadenza dell’ultimo pagato. Passata tale scadenza si incorre nella radiazione dell’auto da parte del Pubblico registro automobilistico (PRA). È quanto stato affermato dal decreto emanato da Marianna Madia, Ministro senza portafoglio per la semplificazione e la pubblica amministrazione, che decide così di far chiarezza sull’applicazione di tale norma la quale, nonostante sia già presente nel codice della strada, è stata applicata rare volte e suscitando non poche perplessità.
1. la norma detta chiaramente che Ferme restando le procedure di recupero degli importi dovuti per le tasse automobilistiche, l’ACI, qualora accerti il mancato pagamento di detti tributi per almeno tre anni consecutivi, notifica al proprietario del veicolo la richiesta dei motivi dell’inadempimento e, ove non sia dimostrato l’effettuato pagamento entro trenta giorni dalla data di tale notifica, chiede la cancellazione d’ufficio del veicolo dagli archivi del PRA, che ne dà comunicazione al competente ufficio della Direzione generale della Motorizzazione Civile per il ritiro d’ufficio delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia, con le modalità stabilite con decreto del Ministro delle finanze, sentito il Ministro dei trasporti e della navigazione”.
2. Avverso il provvedimento di cancellazione è ammesso ricorso entro trenta giorni al Ministro delle finanze.
2-bis. In caso di circolazione dopo la cancellazione si applicano le sanzioni amministrative di cui al comma 7 dell’articolo 93 (e cioè il pagamento di una somma compresa tra i 419 e i 1.682 euro, oltre alla confisca del veicolo).”
Questa norma è stata applicata sporadicamente, soprattutto in regioni quali la Lombardia, la Puglia e il Lazio, in quanto non è mai stata fatta luce sull’autorità competente a dover eseguire la cancellazione. Ora, al contrario, interviene la correzione volta a rimuovere gli ostacoli applicativi. La titolarità del potere di radiazione delle auto di coloro che non rispettando effettuano il pagamento del bollo auto viene tolta all’A.C.I. per essere invece attribuita alle Regioni (attuali titolari della gestione della tassa). Dunque, per i veicoli sui quali il bollo non risulta pagato per almeno tre anni consecutivi, la Regione avvierà il procedimento di radiazione dal PRA.
In sintesi, se il veicolo dovesse incorrere nella radiazione dal PRA, una volta cancellato, non potrà più circolare. La sanzione prevista per la trasgressione della norma è una multa di somma compresa tra i 429 e i 1.682 euro, oltre alla confisca del veicolo.

Bollo auto, prescrizione sempre in 3 anni

Oggi vogliamo parlarvi della tassa automobilistica, o meglio del bollo auto in precedenza denominata anche tassa di circolazione, che altro non è che un tributo locale, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica italiana il cui versamento è a favore delleRegioni d’Italia di residenza. Ma entro quando si paga il bollo auto 2017/ Secondo quanto riferito la scadenza sarebbe fissata per il 31 gennaio 2017, ma va anche sottolineato che esistono altre scadenze in merito al pagamento, sulla base di quella che è stata la data di versamento dell’imposta nel 2016. Ciò sta a significare che: se il bollo auto è scaduto lo scorso mese di dicembre 2016, il termine ultimo per pagarlo è il 31 gennaio 2017; se il bollo auto scade nel mese corrente si dovrà pagare entro il prossimo 28 febbraio 2017; se il bollo scade ad aprile 2017 si deve pagare entro il mese di maggio e nello specifico entro il 31 maggio 2017; se la scadenza è fissata per il mese di maggio 2017 il pagamento dovrà avvenire entro il 30 giugno 2017; se il bollo scade a luglio 2017, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 agosto 2017; se la scadenza, è invece fissata per il mese di agosto 2017, il pagamento avverrà entro il 30 settembre 2017; se il bollo scade a settembre 2017, il pagamento sarà effettuato entro il 31 ottobre 2017 ed infine se il bollo avrà scadenza il prossimo dicembre 2017 il pagamento avverrà il 31 gennaio 2018.

Come è facile capire, dunque, non esiste un’unica scadenza, ma tutto dipenderà dalla data di scadenza del precedente anno. Per quanto riguarda l’importo della tassa, invece, gli automobilisti possono rivolgersi al web, dove sono presenti diversi simulatori che gratuitamente calcoleranno l’importo esatto che l’automobilista dovrà andare a pagare. Primo tra tutti, quello presente sul sito dell’Agenzia delle entrate, che è utilizzabile per autoveicoli, motoveicoli e rimorchi; basterà inserire soltanto alcuni dati tra i quali la potenza la direttiva Euro, la regione di residenza, il tipo di veicolo, il modo di alimentazione. Non dovranno essere inseriti dati personali ma solo dati riguardanti le autovetture.

Quello messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate non sembra essere l’unico calcolatore ed infatti anche l‘Aci ovvero l’Automobile club d’Italia ha messo a disposizione la sua calcolatrice, e l’utente dovrà specificare se si tratta di un rinnovo o di una prima immatricolazione. Dove si paga il bollo auto? Da tempo ormai il bollo può essere pagato presso tutti gli uffici postali, presso tutte le agenzie di pratiche auto aderenti al consorzio Sermetra, presso tutte le agenzie di pratica auto Avantgarde, presso tutte le tabaccherie abilitare Lottomatica e Sisal, sportelli bancomat Unicredit ed ancora online si siti di Poste italiane e Banca Sella per i correntisti. Secondo la novità per il nuovo anno, non sembra essere più obbligatorio esporre sul parabrezza la ricevuta dell’avvenuto pagamento.

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