È possibile sapere se è stata pagata o ricevuta una cartella tramite il sito o gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ecco come fare.

La memoria gioca dei brutti scherzi. Che possono costare molto cari quando la dimenticanza di turno riguarda le tasse. «Possibile che non mi ricordo se ho pagato questa cartella?», si chiede uno. «E adesso come faccio a controllare i miei debiti fiscali?».

La stessa domanda si può porre chi, per qualsiasi motivo (lavoro, ricovero ospedaliero, vacanza nella seconda casa al mare), si trova spesso lontano da casa e dimentica di ritirare la mitica raccomandata il cui avviso di giacenza è stato lasciato nella cassetta delle lettere dal postino.

Non manca chi dice: «Lo faccio domani». Domani diventa dopodomani e poi dopodomani ancora e la cartella finisce nel dimenticatoio. Finché i ricordi si confondono e uno, appunto, si chiede: «Come faccio a controllare i miei debiti fiscali?».

Non è complicato. Basta un computer ed una connessione ad Internet per sapere se si hanno dei debiti a carico oppure se la memoria ci ha solo giocato il famoso brutto scherzo ma siamo a posto con il Fisco.

Per controllare i debiti fiscali è necessario chiedere il cosiddetto «estratto di ruolo». Altro non è che un tabulato rilasciato su richiesta del contribuente con il dettaglio di tutte le cartelle notificate e non pagate. Quindi, da questo documento è possibile controllare i debiti fiscali con l’Agenzia Entrate Riscossione. Basterà, infatti, sommare gli importi di tutte le cartelle riportate nell’estratto di ruolo, già al netto degli interessi. Il risultato darà al contribuente l’esatto ammontare del proprio debito.

Ogni contribuente può chiedere l’estratto di ruolo gratuitamente per le cartelle emesse e notificate dall’anno 2000, sia online sia recandosi direttamente allo sportello dell’Ente di riscossione.

Indice

  • 1 Come avere l’estratto di ruolo
    • 1.1 L’estratto di ruolo online
    • 1.2 L’estratto di ruolo allo sportello
  • 2 Come si legge l’estratto di ruolo per controllare i debiti fiscali
  • 3 Che fare se nell’estratto di ruolo risulta una cartella ma ricevuta
  • 4 Se nell’estratto di ruolo risultano debiti prescritti

Come avere l’estratto di ruolo

Si diceva che è possibile avere l’estratto di ruolo in due modi: online o direttamente allo sportello. Vediamo come controllare i debiti fiscali in entrambi i modi.

L’estratto di ruolo online

È possibile controllare i debiti fiscali online collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione:  https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/equitaliaServiziWeb/home/login.do

Sarà necessario autenticarsi dopo avere effettuato la registrazione (se non è stata fatta in precedenza). Come fare?

  • attraverso lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale: per ottenere un’identità digitale SPID, si deve fare richiesta ai gestori accreditati da Agid, i cosiddetti “Identity Provider” che, dopo aver verificato i dati del richiedente, emetteranno l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente (nome utente, password e codice temporaneo);
  • attraverso Fisconline di Agenzia Entrate, immettendo il nome utente (cioè il proprio codice fiscale), la password e il codice Pin (questi ultimi forniti dall’Agenzia delle Entrate);
  • attraverso l’Inps. Per l’utenza delle sole persone fisiche, basta collegarsi al sito www.inps.it. Nell’area Servizi online, alla voce «Richiesta PIN On Line» si trovano tutte le indicazioni necessarie per la registrazione. In tal caso occorrerà fornire i seguenti dati: nome utente (il codice fiscale) e Pin (fornito da INPS);
  • attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (la tessera sanitaria).

È possibile controllare i debiti fiscali anche abilitando un intermediario (il commercialista, il patronato, ecc.), purché l’intermediario fiscale sia in possesso di una delega del contribuente per la consultazione della sua posizione debitoria.

L’estratto di ruolo allo sportello

Chi per mancanza di dimestichezza con il mondo del web o perché preferisce il rapporto «a quattr’occhi» con un funzionario preferisce recarsi allo sportello dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, può controllare i debiti fiscali ottenendo l’estratto di ruolo in questo modo e tornando a casa con i suoi fogli stampati.

Tra l’altro, questo è l’unico modo per ottenere informazioni relative a documenti anteriori al 2000.

Come si legge l’estratto di ruolo per controllare i debiti fiscali

Non ci vuole una laurea in economia e finanza per riuscire a leggere e comprendere l’estratto di ruolo attraverso il quale controllare i debiti fiscali. Chi è in possesso della versione online, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha rilasciato delle apposite istruzioni che puoi scaricare qui.

Arrivati alla videata con l’estratto è possibile leggere i dati su 10 colonne:

  • n° documento: indica gli estremi della cartella di pagamento o di qualsiasi altro documento notificato al contribuente;
  • descrizione: specifica se si tratta di cartella di pagamento o di altro documento come per esempio un preavviso di fermo, di ipoteca, una intimazione di pagamento, ecc.;
  • ente creditore/impositore: indica l’amministrazione titolare del credito, a cui bisogna eventualmente rivolgersi per ottenere sgravi o rettifiche;
  • data notifica: si tratta di un campo molto importante perché indica la data in cui ad Equitalia (oppure, da luglio 2017, all’Agenzia delle Entrate Riscossione) risulta notificata la cartella; in tal modo il contribuente potrà verificare se, effettivamente, ha ricevuto il plico. Se, al posto della data dovesse essere riportato 00/00/0000 significa molto probabilmente che la notifica non è mai avvenuta o non è andata a buon fine e, pertanto, il contribuente può agire per chiedere la cancellazione del debito;
  • iniziale: è il capitale iniziale da pagare, per come indicato nell’atto notificato dall’Ente di riscossione;
  • da pagare: è il residuo da pagare (il dato risulta importante quando sono in corso dilazioni di pagamento);
  • presenza sospensione: indica se un’autorità giudiziaria o amministrativa, o lo stesso ente titolare del credito o di riscossione hanno sospeso l’efficacia esecutiva dell’atto. La sospensione comporta che non è più possibile il pignoramento, il fermo o l’ipoteca;
  • presenza sgravio: indica se è stato disposto lo sgravio del relativo importo;
  • presenza rateazioni: indica se per quell’importo il contribuente ha ottenuto, dietro apposita richiesta, una rateazione;
  • dettagli: altri dati che potrebbero essere utili.

Che fare se nell’estratto di ruolo risulta una cartella ma ricevuta

Se dall’estratto di ruolo dovesse risultare notificata una cartella che, in realtà, non è stata mai ricevuta e si vuole controllare i debiti fiscali, è possibile presentare ricorso entro 60 giorni dal momento in cui è stato rilasciato il predetto estratto di ruolo.

Oltre tale termine il ricorso non è ammissibile.

Se nell’estratto di ruolo risultano debiti prescritti

Se dall’estratto di ruolo il contribuente si accorge che ci sono cartelle ormai prescritte, è impossibile fare ricorso, a meno che le stesse non siano mai state notificate. Bisognerà, dunque, attendere allora il successivo atto da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e presentare ricorso contro questo. In teoria sarebbe possibile presentare una richiesta di sgravio in autotutela anche se, di norma, tali istanze non vengono quasi mai prese in considerazione.

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